venerdì 1 maggio 2015

Strage di Portella della Ginestra

01 Maggio 1947


La strage di Portella della Ginestra rappresenta uno snodo importante nella storia della Sicilia e dell’Italia del Dopoguerra,tanto che può considersi il primo episodio della strategia della tensione della Repubblica.


portella della ginestra - renato guttuso
(Renato Guttuso, Portella della Ginestra, 1953, olio su carta intelata, cm.105x200.)



COSA ACCADDE?

A Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, si riuniscono circa duemila lavoratori della zona di Piana degli Albanesi, per festeggiare il Primo Maggio e per manifestare a favore dell’occupazione delle terre incolte dei latifondi. La gente in festa è colpita, improvvisamente, da raffiche di mitra, provenienti dalle colline circostanti. Muoiono 11 persone, fra cui due bambini. Si scoprirà, in seguito, che l'esecutore materiale della strage è stato il bandito Salvatore Giuliano, con la sua banda. I mandanti, però, non saranno mai identificati.





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Per approfondire:








MAFIA E POTERE. 
Solo recentemente alcuni storici hanno gettato nuova luce su quanto accaduto, cercando testimonianze inedite che completassero le ricostruzioni parziali delle carte dell’inchiesta. Sandro Provvisionato e Carlo Ruta hanno sostenuto che dietro la strage di Portella della Ginestra vi fosse un preciso piano politico, di cui gli esecutori materiali, Giuliano e i suoi, erano solo delle pedine. La mafia e una parte politica che con essa stringeva i primi, ambigui rapporti di potere, volevano , in realtà, delegittimare la vittoria delle Sinistre. 








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